Un poster collaborativo con autori di CREA, IZSAM e UNIUD.
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L’acquacoltura è il settore zootecnico a più elevato tasso di crescita a livello globale. Con una produzione di oltre 90 milioni di ton, ha superato quello della carne bovina avvicinandosi alle produzioni avicola e suina. E’ soprattutto l’acquacoltura intensiva ad essere destinata a crescere nel prossimo futuro, generando una richiesta di mangimi prevista superare gli 87 Milioni di ton nel 2025, fatto che contribuirà ad acuire la competizione per le risorse alimentari con altre produzioni animali e con la popolazione umana.
Pertanto, sostenibilità economica ed ecologica dell’Acquacoltura dipenderanno anche dalla capacità di economizzare risorse poco o nulla rinnovabili o fortemente depauperate vieppiù contese con altri settori, utilizzando nei mangimi nuove materie prime o ingredienti, ricchi di nutrienti ma attualmente poco studiati o valorizzati, ricercandoli possibilmente all’esterno della filiera alimentare umana. In questa direzione il progetto AGER-Sushin, finanziato da un pool di fondazioni di origine bancaria, è rivolto allo studio di nuovi ingredienti derivati da insetti e microalghe ed alla valorizzazione di altri alimenti ottenuti da sottoprodotti avicoli e da crostacei da utilizzare nella formulazione di mangimi per le principali specie ittiche allevate in Italia. Esso risponde alla necessità di ridurre la dipendenza del settore dallo sfruttamento di risorse naturali convertite in farine e oli di pesce, assicurando la sostenibilità delle produzioni e la qualità del prodotto ittico per il consumatore.
È possibile scaricare la presentazione del prof. Tibaldi.
La sostenibilità dell’allevamento ittico, in termini di rapporto di massa tra quantità di pescato consumato/quantità di pesce prodotto dall’acquacoltura (Fish-In/Fish-Out o FiFo), rappresenta un aspetto cruciale per l’acquacoltura moderna.
Fabrizio Capoccioni e Luca Buttazzoni (CREA) hanno recentemente pubblicato un articolo su "Mangimi&Alimenti.it" dal titolo "Le produzioni animali del futuro tra sviluppo e sostenibilità: l’impegno del nuovo centro del CREA di Zootecnia e Acquacoltura".
Qui sotto l'incipit dell'articolo (dal sito della rivista). Qui invece il link diretto all'articolo intero.
EE, 14.11.2017