La Ricerca

Trasferimento delle Innovazioni

Zootecnico

A partire dal 2005 l’allevamento dei suini ha attraversato una forte crisi di mercato, con quotazioni che non coprivano i costi di produzione. Una crisi aggravata dal calo dei consumi, che ha interessato anche produzioni di pregio italiane, come i prosciutti DOP. A questo si aggiungeva l’esigenza di riorganizzare gli allevamenti in funzione delle nuove normative europee a carattere ambientale – cosiddetta “direttiva nitrati” – e per migliorare il benessere degli animali negli allevamenti. Dal 2008 al 2015 Ager ha sostenuto tre progetti di ricerca per il comparto suinicolo. Due di questi hanno permesso di ridurre i costi di gestione degli effluenti zootecnici e individuato nuove diete alimentari per diminuire il carico inquinante di azoto e fosforo nelle deiezioni suine, fornendo anche soluzioni a basso costo per il benessere degli animali. Il terzo progetto ha sostenuto la filiera del suino pesante destinato alla produzione di prosciutti DOP, dando agli operatori la possibilità di selezionare i suini più adatti e di migliorare le fasi di salagione e stagionatura a vantaggio delle caratteristiche nutrizionali e salutistiche dei prosciutti.

Progetti finanziati

SEESPIG

SEESPIG – Validazione di soluzioni territoriali e tecnologiche per la sostenibilità ambientale e la riduzione dei costi di gestione degli effluenti negli allevamenti di suini delle regioni del bacino padano-veneto è un progetto di ricerca di economia circolare che ha ottimizzato dal punto di vista ambientale ed economico la gestione degli effluenti nelle aziende zootecniche, trasformandole da problema in risorsa.

In particolare, i ricercatori hanno messo a punto nuove tecniche per la separazione meccanica della fase solida da quella liquida e studiato soluzioni di compostaggio ad alta efficienza. Ulteriori risultati sono stati ottenuti miscelando alla frazione organica le microalghe, utilizzando nuovi processi di fitodepurazione, migliorando la digestione anaerobica per la produzione di energia dalle biomasse, compresi gli studi sulle coperture delle vasche di stoccaggio con pannelli fotovoltaici. I risultati hanno permesso la realizzazione di un software DSS (Sistema di Supporto alle Decisioni) che fornisce alle aziende, singole o associate, soluzioni “personalizzate” per la gestione degli effluenti zootecnici in funzione delle specificità aziendali. Il software è liberamente utilizzabile al sito costruzionirurali.unimi.it/gezoo/ e permette la gestione della sostanza organica riducendo i costi, le emissioni di gas climalteranti e i quantitativi di azoto che percolano nella falda acquifera.

PARTNER

Università degli Studi di Milano (Capofila), Università degli Studi di Udine, Università degli studi di Torino, Università degli Studi di Padova

HEPIGET

HEPIGET – Ricerca avanzata in genomica e nelle tecnologie di processo per la filiera del suino pesante è un progetto di ricerca che ha portato innovazioni concrete alle filiere dei prosciutti di Parma DOP e di San Daniele DOP.

I ricercatori hanno identificato i geni che permettono di selezionare razze resistenti o tolleranti alla Sindrome Riproduttiva e Respiratoria Suina (PRRS), una delle maggiori cause di una viriosi che causa notevoli perdite economiche. Inoltre, sono stati identificati i geni responsabili delle caratteristiche qualitative della carcassa, con il vantaggio di selezionare i suini in grado di soddisfare pienamente i requisiti qualitativi richiesti dai disciplinari di produzione DOP. Sul fronte della trasformazione, è stata messa a punto la strumentazione HAM-InspectorTM in grado di ottimizzare la salagione delle cosce riducendo il contenuto di sale, senza incidere negativamente sulla stagionatura e senza alterare le qualità nutrizionali ed organolettiche dei prosciutti. Il progetto ha anche individuato i due microrganismi – Halanaerobium praevalens e Marinilactibacillus psichrotolerans – che provocano il “difetto di vena” durante la stagionatura rendendo i prosciutti non commercializzabili. Infine, sono stati dimostrati gli effetti positivi sulla salute umana dei peptidi bioattivi e biofunzionali che si liberano durante la digestione del prosciutto e che hanno mostrato attività antiipertensiva e antiossidante.

PARTNER

Università degli Studi di Bologna (Capofila), Fondazione Parco Tecnologico Padano, Università degli Studi di Udine, Università degli Studi di Parma, Stazione Sperimentale Industrie Conserve Alimentari di Parma

FILIERA VERDE DEL SUINO

FILIERA VERDE DEL SUINO – Compatibilità ambientale e benessere animale nella filiera del suino per migliorare la redditività e garantire la sostenibilità è un progetto di ricerca che ha fornito soluzioni per ridurre l’impatto ambientale degli allevamenti suinicoli finalizzati alla produzione di prosciutti DOP e per migliorare il benessere degli animali.

I ricercatori hanno messo a punto una nuova dieta che mantiene inalterata la produttività, abbassando nelle deiezioni il contenuto di sostanze potenzialmente inquinanti. I risultati sono stati ottenuti diminuendo le proteine e aggiungendo singoli aminoacidi, con una contrazione del 30%-40% di azoto, fosforo e zinco. Una scoperta che ha ridotto fortemente una serie di fenomeni negativi dal punto di vista ambientale: l’inquinamento dell’acqua; la concentrazione di nitrati nel sottosuolo e di ammoniaca nell’aria, la presenza di fosforo e zinco nel suolo e nelle acque superficiali. Ulteriori studi genetici hanno permesso di individuare i suini che meglio si adattano al nuovo regime alimentare, concretizzando la possibilità di selezionare gli animali più idonei per la produzione del prosciutto crudo DOP. Infine, sul fronte del benessere animale, il progetto ha dimostrato che i materiali legnosi, soprattutto se sospesi a catena, stimolano positivamente la volontà di esplorazione dei suini, agendo positivamente sul comportamento di gioco e sulla curiosità.

PARTNER

Università degli Studi di Milano (Capofila), Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi di Firenze, CREA, CRPA di Reggio Emilia, Università degli Studi di Padova, Università degli Studi di Udine

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