Le foglie di ulivo come sottoprodotto da valorizzare. Ne ha parlato il dott. Vito Michele Paradiso nell’ambito di Euro Fed Lipid a Uppsala dove ha presentato i primi risultati di S.O.S. il progetto finanziato da Ager e al quale l’università degli Studi di Bari sta partecipando attivamente.
Per quattro giorni Uppsala è stata sede dell’annuale congresso Euro Fed Lipid, un appuntamento imprescindibile per chiunque lavori o faccia ricerca scientifica sui lipidi, dalla biologia alle tecnologie, dalla medicina alla sicurezza alimentare, passando per la qualità, la sostenibilità e l’innovazione.Quasi 600 rappresentanti del mondo della ricerca e dell’industria degli oli e dei grassi, provenienti da tutta Europa, ma anche da Malaysia, Cile, Stati Uniti, Cina, Canada, Giappone.
A Uppsala non poteva, dunque, mancare S.O.S, il progetto di ricerca finanziato da AGER sul tema della sostenibilità nel settore degli oli da olive, che ha colto l’occasione per comunicare alla vasta platea dell’Euro Fed Lipid i promettenti risultati ottenuti dal gruppo di ricerca dell’Università di Bari, coordinato dal Prof. Francesco Caponio, nella valorizzazione di uno dei più abbondanti sottoprodotti della potatura dell’olivo e della lavorazione delle olive: le foglie.
Dalle foglie di olivo, infatti, è possibile ottenere estratti con un alto contenuto di polifenoli, i potenti antiossidanti di cui gli stessi oli vergini ed extra vergini ottenuti dalle olive sono ricchi. Gli estratti di foglia, ottenuti peraltro impiegando solventi sicuri e a basso impatto abientale come l’acqua e l’acol etilico, sono stati testati sia come ingredienti in alimenti soggetti a irrancidimento, come i taralli, sia in sistemi cellulari modello, allo scopo di valutarne l’attività biologica.
Il loro impiego nella produzione dei taralli ha consentito di prolungarne la conservabilità fino quasi del 20 %. Nei test condotti su cellule neuronali di topo, invece, l’estratto fenolico da foglie di olivo ha mostrato una evidente attività protettiva nei confronti di agenti capaci di indurre fenomeni degenerativi.