Nasce nel cuore della Sardegna 23 anni fa Mario Sedda, futuro giovane agronomo, che ha appena concluso con successo il suo percorso di Laurea Triennale in Scienze e Tecnologie Agrarie presso l’Università degli Studi di Sassari. La sua tesi, discussa ad aprile, è incentrata sul tema chiave del progetto Micro4Life: il ruolo dei microrganismi nella salute e nella fertilità dei suoli agrari.
Il lavoro di tesi di Mario si è svolto nei laboratori di Chimica del Suolo del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, sotto la supervisione del professor Giovanni Garau e della dottoressa Stefania Diquattro. In particolare, Mario ha analizzato i suoli provenienti da un vigneto situato a Serralunga d’Alba, in Piemonte, per capire se e come l’uso di comunità microbiche selezionate da Micro4Life potesse influire su alcune importanti caratteristiche chimiche e funzionali del terreno, confrontando suoli soggetti a lavorazione e non.
I risultati dello studio, riportati nella tesi del giovane ricercatore, hanno mostrato che la lavorazione del suolo modifica profondamente alcuni parametri chimici e biochimici. Inoltre, l’aggiunta di funghi micorrizici e di consorzi batterici nei suoli non-lavorati ha dato ottimi risultati, aumentando la fertilità chimica del terreno e stimolando l’attività biologica, due aspetti fondamentali per la salute del suolo e delle colture.
Abbiamo intervistato Mario per capire cosa lo ha spinto a scegliere questo argomento e quali sono i suoi progetti per il futuro.
Mario, cosa ti ha spinto a scegliere questo argomento di tesi/tirocinio?
Mi interessa conoscere tecniche innovative in grado di migliorare la funzionalità e la fertilità del suolo, e l’impiego di microrganismi selezionati rappresenta una strategia promettente in questo ambito. Per questo motivo ho voluto approfondire il tema all’interno della mia tesi.
Il partecipare alle attività di un progetto a respiro nazionale che, oltre all’Università di Sassari, coinvolge l’Università del Piemonte Orientale, il CNR e il CREA ha avuto un peso nella tua decisione?
Sì, in quanto mi ha dato l’opportunità di confrontarmi con realtà scientifiche diverse e con ricercatori di altre discipline, acquisendo competenze che saranno molto utili nel mio percorso accademico e professionale.
Quali aspetti vorresti sottolineare a seguito del tuo lavoro di tesi?
Il progetto Micro4Life mi è stato utile per migliorare la comprensione delle relazioni tra microrganismi e caratteristiche fisico-chimiche del suolo. L’esperienza di laboratorio è stata molto interessante e mi ha permesso di comprendere concretamente l’influenza dei microrganismi su tante caratteristiche del suolo e quindi la loro grande importanza per continuare a produrre bene e sempre meglio.
Quali sono i tuoi progetti per il prossimo futuro?
Intendo proseguire con la Laurea Magistrale in Sistemi Agrari, con l’obiettivo di diventare agronomo. Mi interessa approfondire tecniche innovative per la gestione sostenibile delle colture e del suolo, e in futuro mi piacerebbe lavorare con le aziende agricole per supportarle nell’adozione di pratiche agronomiche efficienti e rispettose dell’ambiente.
La formazione come azione chiave per il futuro dell’agricoltura
“L’esperienza di Mario Sedda – dichiara il professor Giovanni Garau – dimostra come i progetti di ricerca possano essere un’importante opportunità di formazione, non limitandosi a produrre risultati scientifici, ma investendo attivamente nelle nuove generazioni offrendo occasioni di apprendimento diretto, collaborazione interdisciplinare e crescita professionale”.
Promuovere e supportare l’acquisizione di competenze da parte dei giovani ricercatori, unita alla loro passione e alla curiosità, rappresenta una scelta strategica per l’agricoltura del futuro, scelta che Micro4Life ha fatto sua. Un segnale di speranza per creare una nuova classe di agronomi e scienziati attiva e legata alla nostra terra, ma con la giusta apertura mentale per portare novità, nuove conoscenze e buone pratiche al servizio del nostro Paese.
A cura di Federica Tenaglia – CNR-DISBA e Giovanni Garau – Università di Sassari
Foto in copertina fornita dagli autori.