Eliana Dell’Olmo, giovane ricercatrice del progetto PLANTìA, ha reso pubblici i primi e incoraggianti risultati di uno studio per un nuovo consorzio microbico da miscelare al tè di compost. Obiettivo: ottenere effetti biostimolanti nelle piante e aiutarle a difendersi dalle malattie. Ecco com’è andata!
Il 5 e il 6 giugno 2025, presso il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, si è tenuto il convegno AISSA Under 40, avente come tema “Le Scienze Agrarie per Coltivare il Domani: Sostenibilità e Innovazione in Agricoltura”. L’evento, nato in seno all’Associazione Italiana delle Società Scientifiche Agrarie, è nato per promuovere lo scambio di idee e lo sviluppo di soluzioni per guidare l’agricoltura del futuro, creando occasioni d’incontro per giovani ricercatrici e ricercatori che vogliono arricchire le proprie competenze, diffondere le proprie conoscenze ed i risultati scientifici ottenuti.
La Dottoressa Eliana Dell’Olmo, giovane ricercatrice del progetto PLANTìA, ha presentato il poster “Strategy to design microbial consortia powering compost tea beneficial properties” in cui sono riportati i primi risultati della ricerca, il cui obiettivo è la realizzazione di un consorzio microbico (insieme di microorganismi con funzioni sinergiche) che possa servire come potenziamento di tè di compost per la biostimolazione delle piante e la difesa da fitopatogeni.
Il lavoro svolto finora ha permesso l’isolamento di circa cento microorganismi: tra questi, ben 23 ceppi batterici appartenenti ai generi Bacillus, Pseudomonas e Streptomyces hanno mostrato in vitro un effetto antagonista contro tre funghi patogeni delle leguminose: Rhizoctonia solani, Fusarium solani e Macrophomina phaseolina.
Le analisi del DNA di tali microorganismi hanno permesso di attribuirli a cinque diverse specie: Bacillus thuringiensis (BT), Bacillus halotolerans (BH), Pseudomonas putida (PP), Pseudomonas chlororaphis (PC) e Streptomyces sampsonii (SS). La sperimentazione si è svolta presso il CREA Orticoltura e Florovivaismo di Pontecagnano (Salerno) in collaborazione con il CNR-IPSP, entrambi partner del progetto insieme al Dipartimento di Eccellenza di Agraria dell’Università Federico II di Napoli.
La caratterizzazione, ovvero lo studio delle proprietà specifiche di ogni microrganismo, è poi proseguita con l’individuazione di alcune attività benefiche per le piante, tra cui la mobilizzazione di nutrienti presenti in forma non disponibile per le radici e la produzione di fitormoni che stimolano la crescita vegetale. Prove di stress dovute ai fattori abiotici hanno evidenziato una diversa preferenza tra i ceppi nei confronti di valori anche estremi di temperatura, pH e salinità, indicando la potenzialità del consorzio di essere efficace in un ampio range di condizioni ambientali, particolare importante in uno scenario climatico mutevole.
Tutti i ceppi selezionati hanno mostrato la capacità di aderire alle superfici delle radici delle piante formando una matrice, chiamata biofilm batterico, che li rende particolarmente persistenti sulle radici, ed è stata riscontrata un’attrazione (chemiotassi) da parte degli essudati radicali di piante di cece.
Per valutare la capacità dei microorganismi di controllare in vivo le malattie delle leguminose, ceppi selezionati tra quelli descritti sono stati utilizzati per interventi fitosanitari su piante di cece e pisello, successivamente inoculate con i funghi patogeni sopra menzionati. I risultati hanno mostrato che l’effetto antagonista varia in funzione del ceppo batterico, del patogeno e della pianta ospite.
I microorganismi risultati più efficaci e quindi favoriti ad essere parte integrante del nuovo consorzio batterico, sono stati ulteriormente analizzati per la capacità di coesistere, sia in forma libera che in biofilm.
I dati accumulati durante questi mesi, hanno permesso la costituzione di due nuovi consorzi microbici, uno costituito da ceppi di BT, BH, PP e SS, l’altro contenente isolati di PC e di PP. Questi consorzi saranno ulteriormente saggiati in prove di campo per valutarne sia la permanenza nel suolo e sulle radici, sia la capacità di biostimolazione e biocontrollo in un sistema produttivo reale. I risultati sono attesi tra ottobre e novembre 2025.
Poster Strategy to design microbial consortia powering compost tea beneficial properties
A cura di: Eliana Dell’Olmo, giovane ricercatrice del CREA – Orticoltura e Florovivaismo di Pontecagnano (Salerno) e Paola Iovieno, responsabile comunicazione progetto PLANTìA
Foto di copertina: Eliana Dell’Olmo