Oggi sappiamo quale è la quantità di ogni fitofarmaco che l’uomo può assimilare senza rischi per la salute. Ma poco o nulla si sa degli effetti cumulativi che possono avere più fitofarmaci presenti sui prodotti alimentari. Dall’EFSA (European Food Safety Authority) – l’agenzia per la sicurezza alimentare finanziata dall’Unione Europea con sede a Parma) – arriveranno le prime risposte sugli effetti cumulativi dei fitofarmaci. Il tutto grazie a un software, i cui algoritmi stimeranno il rischio dovuto a più molecole contemporaneamente presenti.
I primi risultati saranno pubblicati entro il 2016 e riguardano le molecole che agiscono sulla funzionalità della tiroide e del sistema nervoso. Nei prossimi anni si allargherà lo studio del rischio dell’effetto cumulativo sulle funzioni epatiche, renali, sulla vista, sul sistema riproduttivo e quello endocrino.
I dati forniranno informazioni utili per ottimizzare le decisioni europee sui limiti massimi di residui (LMR) di fitofarmaci e più in generale di pesticidi ammessi sui prodotti alimentari.
Il software è stato realizzato grazie alla collaborazione di ricercatori, scienziati e autorità di 14 Paesi, con la supervisione dell’Istituto nazionale della salute pubblica e dell’ambiente dei Paesi Bassi (RIVM).
Un passo avanti per il miglioramento della sicurezza alimentare e che rafforza le azioni a tutela della salute del consumatore e delle produzioni agroalimentari made in Italy, temi cari ad Ager.
Ulteriori info www.efsa.europa.eu/it