La World Aquaculture Society www.was.org (WAS) rappresenta la più grande associazione scientifica mondiale nel settore dell’acquacoltura, ad essa sono associate varie società locali, inclusa la EAS.
Lavora al fianco della FAO per la promozione e per la divulgazione scientifica del settore, al fine di sostenere i fabbisogni di una popolazione mondiale in crescita e sempre più conscia dei benefici salutistici di una dieta a base di pesce.
Con una produzione mondiale di 70 milioni di tonnellate, l’acquacoltura produce una quantità di proteine di elevato valore biologico, ipoteticamente sufficienti per 2,8 miliardi di persone, oltre ad EPA e DHA che provengono solamente dalla pesca o dall’allevamento, anche se per questi due preziosi acidi grassi omega-3, soffriamo ancora un deficit di un milione di tonnellate. Ma è anche sorgente di minerali, vitamine e molte altre molecole preziose per la salute, quali la parvalbumina, recentemente segnalata come protettore contro malattie degenerative del sistema nervoso.
L’acquacoltura, attenta all’uso sempre più sostenibile delle risorse, offre un prodotto sano e controllato, dove estrema attenzione viene posta al controllo di pesticidi, metalli pesanti, antibiotici.
Ora sappiamo anche come affrontare la minimizzazione e forse addirittura l’eliminazione delle plastiche, anche se per questo obiettivo occorrono finanziamenti specifici alla ricerca, orientati non solo al monitoraggio ma finalmente al controllo del problema. Proprio i finanziamenti alla ricerca rappresentano il punto critico: i progetti europei quali Horizon 2020 sono estremamente importanti per affrontare grandi tematiche, tuttavia non utilizzabili per trovare finanziamenti per progetti di ricerca pure importanti, ma di più limitate dimensioni che richiedono al massimo 1-2 partner.
In Italia poi, da quando i fondi di ricerca del Ministero per l’Agricoltura sono passati alle regioni, i finanziamenti dedicati alla ricerca in acquacoltura sono praticamente scomparsi, salvo in poche regioni italiane. Nell’ultimo decennio solamente il mecenatismo delle Fondazioni di Origine Bancaria ha consentito alla ricerca in acquacoltura di progredire ed il progetto AGER II, pubblicato nel 2015, è stato praticamente il solo fondo di ricerca nazionale di rilievo.
La WAS, coi propri partner, oltre a stimolare le amministrazioni nazionali a finanziare la ricerca in acquacoltura, promuove azioni di divulgazione congressuale, editoriale, didattica, cercando anche di arginare le molte fake news. Una moda questa non solo sempre più diffusa sui social networks ma in modo altrettanto pericoloso, anche su quotidiani, riviste di bellezza e canali televisivi. Qui esercitano talvolta personaggi ben noti quanto di preparazione improvvisata, famosi cuochi tanto stellati quanto dilettanti in scienza della nutrizione, oltre ad altre oscure presenze infatuate per pur rispettabili fedi alimentari, le cui opinioni, se non immediatamente messe a confronto con la scienza, diventano tanto pericolose quanto quelle dei no-vax.
La WAS, coi propri partner, oltre a stimolare le amministrazioni nazionali a finanziare la ricerca in acquacoltura, promuove azioni di divulgazione congressuale, editoriale, didattica, cercando anche di arginare le molte fake news. Una moda questa non solo sempre più diffusa sui social networks ma in modo altrettanto pericoloso, anche su quotidiani, riviste di bellezza e canali televisivi. Qui esercitano talvolta personaggi ben noti quanto di preparazione improvvisata, famosi cuochi tanto stellati quanto dilettanti in scienza della nutrizione, oltre ad altre oscure presenze infatuate per pur rispettabili fedi alimentari, le cui opinioni, se non immediatamente messe a confronto con la scienza, diventano tanto pericolose quanto quelle dei no-vax.
Fonte: Marco Saroglia, Università degli Studi dell’Insubria, Presidente WAS