Lo scorso 16 luglio nella “Casa del Vino” a Guardia Sanframondi (Benevento) si è svolto un workshop organizzato nell’ambito del progetto BIOVALE dal titolo “Gli scarti dell’industria enologica per un progetto di bioeconomia”.
L’incontro ha visto la partecipazione di oltre cinquanta personalità del settore produttivo e politico locale ed è stato l’occasione per discutere le possibili applicazioni dei risultati ottenuti dal progetto “BIOVALE – Valorizzazione dei sottoprodotti e dei residui di vinificazione tramite estrazione e produzione di molecole ad alto valore aggiunto” sostenuto da Ager.
La prof.ssa Carla Da Porto dell’Università di Udine ha presentato i risultati delle ricerche per realizzare un modello di bioraffineria per il settore enologico basato sull’applicazione di tecnologie verdi eco-compatibili. Si tratta di un nuovo sistema integrato per il recupero di residui ad alto impatto ambientale, come i sottoprodotti dell’industria enologica, che possono essere valorizzati economicamente in settori industriali diversi (alimentare, cosmetico, farmaceutico, dei materiali ed energetico). A tal fine è stata studiata la tecnologia di estrazione con anidride carbonica supercritica applicata alle vinacce e che ha permesso il recupero di polifenoli, molecole che fanno bene alla salute e con alto valore aggiunto.
All’incontro sono intervenuti la dr.ssa Fiorenza Ceniccola, Amministratore della Casa di Bacco, il prof. Mario Scalet, docente di Management ambientale dell’Università di Udine e il Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania, on. Erasmo Mortaruolo. Quest’ultimo, delegato del governatore Vincenzo De Luca per “Sannio Falanghina”, ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro svolto dalla Casa di Bacco per diffondere la cultura del vino e ha manifestato interesse per un possibile progetto nel Sannio sulla valorizzazione dei sottoprodotti della vinificazione. Durante gli incontri informali, a margine dell’iniziativa, è stata concordata la road map per definire la possibile realizzazione di un impianto di estrazione delle vinacce.
Al termine dell’evento è stato consegnato il “Premio Bacco 2019” alla prof.ssa Carla Da Porto (foto di copertina), responsabile scientifico del progetto BIOVALE, quale riconoscimento per i positivi risultati ottenuti nella valorizzazione degli scarti dell’industria enologica. Il premio, istituito dalla Casa del Vino fondata dal dott. Amedeo Ceniccola, ha quest’anno un particolare rilievo in quanto assegnato nel contesto della “Città Europea del Vino 2019”, un importante riconoscimento dato a Guardia Sanframondi e ad altri quattro comuni del comprensorio vitivinicolo del Sannio. Un territorio noto in particolare per la produzione del Falanghina e che vanta una produzione annua di circa 800mila ettolitri di vino, una quantità leggermente inferiore a quella dell’intera regione del Friuli Venezia Giulia.
In occasione dell’evento è stata anche inaugurata la mostra “BacArt” su arte e vino.
Ulteriori informazioni sui risultati di BIOVALE sono disponibili sul sito di progetto a questo link.