Un euro investito oggi in ricerca scientifica genererà, in dieci anni, dieci euro di valore aggiunto. E per ogni trentacinquemila mila euro investiti, viene creato un posto di lavoro.
Queste le previsioni della Commissione Europea che sembrano chiaramente indicare la profonda necessità di risorse destinate alla ricerca scientifica. Perché la ricerca porta innovazione, valore, lavoro. Perché la ricerca è un investimento.
Investire nel settore agroalimentare italiano per aumentare la produttività agricola, migliorare la sostenibilità ambientale e tutelare la sicurezza alimentare è, dal 2008, il principale obiettivo di Ager. Gli investimenti di Ager e l’impegno delle Fondazioni di origine bancaria che sostengono il progetto sono un’esperienza unica nel suo genere: una collaborazione forte che investe per valorizzare concretamente le nostre produzioni Made in Italy. Si parla moltissimo, soprattutto nell’anno di Expo, del nostro cibo, delle nostre produzioni tipiche capaci letteralmente di conquistare il mondo. Le risorse investite da Ager per la ricerca servono per perseguire, rendere reale e dare valore a questa conquista. Solo investendo per migliorare la qualità delle produzioni e quindi la qualità di vita delle persone che quei prodotti li trovano ogni giorno sulle tavole, si può portare l’agroalimentare italiano nel meritato primo posto a livello mondiale. Le nuove risorse, pari a oltre sette milioni di euro, messe a disposizione di enti e università per la ricerca scientifica in acquacoltura, agricoltura di montagna, olivo e olio, prodotti caseari, continuano ad andare in questa direzione. Lo straordinario olio di oliva italiano, il patrimonio di prodotti caseari che possiede il nostro paese, l’allevamento sostenibile del pesce, un’agricoltura di montagna dalle elevate potenzialità: questo è l’investimento di Ager, fatto di sostegno, risorse e persone che lavorano per trasformarlo in valore per l’intera filiera agroalimentare.