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Dal suolo al campo

Con Micro4Life arriva in Sardegna l’innovazione e la sostenibilità in risicoltura

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Il 27 marzo 2025 il Consorzio UNO ha ospitato presso il Chiostro del Carmine ad Oristano l’evento dal titolo «Innovazione e sostenibilità della risicoltura in Sardegna». L’iniziativa è stata rivolta principalmente agli stakeholder della filiera risicola e ha visto la partecipazione di qualificati relatori, quali docenti e ricercatori del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, tra i partner del progetto Micro4Life, ed esperti in soluzioni per l’irrigazione, e di un pubblico di risicoltori che operano sul territorio.

La riunione è stata aperta dal prof. Costantino Fadda, Presidente del Corso di Laurea in Tecnologie Viticole Enologiche e Alimentari dell’Università di Sassari ed è proseguita con l’intervento del dott. Matteo Garau, che ha presentato il progetto Micro4Life dettagliando gli obiettivi e le attività che l’ateneo sardo svolgerà nei prossimi anni.

 

 

Al centro dell’incontro l’intervento del prof. Francesco Giunta, che ha illustrato le attività svolte dal gruppo di lavoro dell’Università di Sassari presso l’azienda sperimentale di Santa Lucia ad Oristano. Il prof. Giunta ha messo in evidenza alcuni importanti risultati preliminari che lasciano ben sperare per il successo delle sperimentazioni previste nei prossimi mesi. In particolare, nel primo anno di progetto è stata testata la coltivazione di un ibrido di riso allevato in aerobiosi, ovvero mediante impiego di manichette forate poggiate sul terreno, confrontandola con la tradizionale coltivazione in sommersione.

I risultati ottenuti hanno superato le aspettative, dimostrando che la coltivazione del riso in aerobiosi può generare delle rese in granella superiori a quelle ottenute mediante sommersione, consentendo al tempo stesso di ottenere un significativo risparmio idrico. In particolare, nella prova sperimentale è stata messa in evidenza una riduzione del consumo irriguo stagionale, per il riso coltivato in aerobiosi, di circa 10 milioni di litri di acqua per ettaro rispetto alla tradizionale coltivazione per sommersione.

La sperimentazione preliminare di questa innovativa metodologia è stata fondamentale per mettere a punto e validare il protocollo procedurale per accogliere l’inoculazione dei consorzi microbici prevista per il secondo anno di progetto.

L’incontro si è concluso con l’intervento del dott. Giuseppe Giardina (ditta Irritec) che ha condiviso alcune soluzioni tecniche per l’irrigazione a goccia del riso.

 

 

 

 

I risultati presentati appaiono particolarmente promettenti poiché ci si aspetta che le performance produttive e di risparmio idrico siano ancora più significative dopo l’inoculazione dei consorzi microbici.

È così che avanza la scienza: passo dopo passo, un piccolo tassello, ma essenziale, che porta verso il compimento di un disegno più grande. Non resta che attendere i prossimi risultati!

 

A cura di Giovanni Garau, Università di Sassari e Federica Tenaglia, CNR-DISBA, responsabile comunicazione Micro4Life 

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