Per la prima volta uno studio italiano quantifica il contributo delle formiche nel determinare la qualità dei pascoli montani del Piemonte e della Sardegna
Ad oggi sono state descritte ben oltre 16.000 specie di formiche che vivono in quasi tutti gli ecosistemi del nostro pianeta. A giudicare dalle dimensioni di un’operaia di Brachymyrmex1 dell’America centrale o di una minuscola Leptanilla2 della Sardegna, si potrebbe stimare il peso di queste minutissime formiche in poche decine di microgrammi (la milionesima parte del grammo) o poco più. All’estremo opposto ci sono specie come il Dinomyrmex gigas3 le cui operaie raggiungono tranquillamente i 2 cm di lunghezza e possono pesare sino a quasi mezzo grammo. Ernst Josef Fittkau e Hans Klinge (1973) stimarono il peso delle formiche nella foresta pluviale nei pressi di Manaus in Brasile. Essi scoprirono che il peso secco di tutte le formiche era circa quattro volte superiore a quello di tutti i vertebrati terrestri messi insieme.
Al di là delle stime riferite alle singole operaie non bisogna dimenticare che le formiche vivono in società composte da numerosissimi individui che concorrono in modo coordinato alla sopravvivenza e alla riproduzione della colonia. La grande forza e quindi il “peso” delle formiche sono dovuti proprio all’evoluzione del comportamento sociale che ha portato all’organizzazione delle popolazioni in comunità complesse e articolate, che nella loro massima espressione sono osservabili solo nelle api e nelle termiti.
Non sappiamo quanto “pesano” le formiche nei pascoli montani del Piemonte e della Sardegna ma sicuramente questi insetti hanno un ruolo importante nel regolare la quantità e qualità di piante che sono la base alimentare degli animali al pascolo. Per questo il progetto iGRAL effettuerà il monitoraggio delle formiche, che permetterà di sapere se questi insetti hanno una relazione competitiva con i grandi erbivori, oppure se favoriscono la dispersione di semi di piante importanti per la qualità dei pascoli o ancora se le azioni previste di miglioramento della gestione dei pascoli hanno un impatto diretto sulla biodiversità.
Il confronto della formica con l’uomo, per quanto possa apparire equivoco, è sicuramente affascinante e inevitabile. Quante sono le formiche e quanto pesano? Sono tante e pesano molto, e se consideriamo che le formiche vivono sulla Terra da oltre 10.000.000 di anni e l’uomo da non più di 100.000, in un quadro ipotetico di precoce “senescenza” del pianeta, forse viene qualche dubbio su chi sopravviverà a chi.
Stefano Arrizza, Maria Leonarda Fadda, Marcello Verdinelli – CNR IBIMET
1http://www.antwiki.org/wiki/Brachymyrmex
2http://www.antwiki.org/wiki/Leptanilla
3http://www.antwiki.org/wiki/Dinomyrmex_gigas
J. Fittkau and H. Klinge, 1973. On Biomass and Trophic Structure of the Central Amazonian Rain Forest Ecosystem. Biotropica, Vol. 5, No. 1 (Apr., 1973), pp. 2-14.
https://www.jstor.org/stable/2989676?seq=1#page_scan_tab_contents