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Com’è nato e come evolverà il progetto PLANTìA

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L’8 marzo scorso si è tenuta la conferenza di apertura del progetto PLANTìA, ospitata presso il CREA-Centro di ricerca Orticoltura e Florovivaismo (OF) di Pontecagnano (SA).

I ricercatori hanno raccontato al pubblico com’è nato il progetto, come si sta sviluppando e come proseguirà la sfida scientifica, considerando che l’obiettivo di PLANTìA è di isolare microrganismi dagli scarti  vegetali compostati per proteggere le coltivazioni di leguminose e di vite dai patogeni chiave e promuoverne la produttività, contrastando gli effetti negativi dei cambiamenti climatici.

La parola ai ricercatori

 

Dopo i saluti di benvenuto di Daniele Massa, Direttore del CREA-OF, è intervenuta Loredana Sigillo (CREA-OF), coordinatrice di PLANTìA, che ha sottolineato l’esperienza pluriennale del Centro sul riutilizzo di scarti di vegetazione, sul loro compostaggio e la conseguente produzione del cosiddetto “tè di compost”, un preparato ottenuto dall’infusione del compost  in acqua, per estrarne  microrganismi benefici e molecole bioattive. Sigillo ha illustrato l’obiettivo centrale di PLANTìA, ovvero progettare e testare innovativi consorzi microbici ottenuti da tè di compost arricchiti con la loro stessa microflora moltiplicata in vitro.

Dalle prime sperimentazioni in campo su piante ortive, ha sottolineato Massimo Zaccardelli del (CREA-OF), i microrganismi ottenuti dal tè di compost hanno evidenziato un’interessante attività biostimolante e di biocontrollo. Per questo, il progetto ne studierà le capacità biostimolanti in cece e pisello e la loro efficienza nel biocontrollo di ben sei malattie fungine molto pericolose: tre per le leguminose (Macrophomina phaseolina, Rizoctonia solani e Fusarium solani) e tre per la vite (Erysiphe necator, Plasmopara viticola e Botrytis cinerea).

Boris Basile (Dipartimento di Agraria, Università Federico II di Napoli) si occuperà della sperimentazione su cece, pisello e vite in pieno campo, studiando in particolare l’efficacia nella difesa fitosanitaria utilizzando i microrganismi ottenuti dal tè di compost, analizzando una serie di parametri, come ad esempio lo stato nutrizionale delle foglie e quello fisiologico della pianta, misurando l’attività fotosintetica e lo stato idrico e indagando i  geni coinvolti nella resistenza a fattori di stress, nonché lo sviluppo della vegetazione mediante il telerilevamento.

Le ricerche sull’attività di biocontrollo dei patogeni proseguiranno con Aida Raio (CNR-Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante), che si occuperà di studiare particolari composti organici volatili che hanno un ruolo importante nell’induzione di risposte di difesa alle avversità fungine da parte delle piante e nelle interazioni tra microrganismi.

Riccardo Scotti (CREA-OF) adotterà una tecnica innovativa, già impiegata in medicina a fini diagnostici e terapeutici, per sviluppare una specifica molecola in grado di tracciare i microrganismi nel suolo, in particolare batteri, una volta distribuiti in pieno campo.

Il progetto prenderà in esame anche gli aspetti economici: Maria Teresa Gorgitano (Dipartimento di Agraria, Università Federico II di Napoli) valuterà l’impatto dei risultati sui servizi ecosistemici del suolo e la convenienza economica nell’utilizzo di tè di compost e consorzi microbici con finalità biostimolanti e di biocontrollo, valutando anche l’impatto sulle tre dimensioni della sostenibilità (economica, sociale e ambientale).

Infine, Paola Iovieno (CREA-OF) si occuperà delle attività divulgative rivolte al mondo scientifico, ai portatori di interesse in genere, ma anche indirizzate a studenti di scuole dei diversi ordini e gradi e al grande pubblico. La pubblicazione periodica di articoli divulgativi, post e video sui canali social di Ager e degli enti partner di progetto accompagnerà PLANTìA per tutta la sua durata, raccontandolo in ogni sua fase.

A conclusione dell’incontro sono intervenute Carmela Santarcangelo, dirigente scolastica dell’Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale e Carla Del Mese, Presidente del circolo “Occhi Verdi” di Legambiente che gestisce il Parco Eco-Archeologico di Pontecagnano. Entrambe hanno espresso il loro interesse per i contenuti del progetto e la loro adesione alle attività divulgative rivolte rispettivamente agli studenti e ai frequentatori del Parco. In quest’ultimo è in corso la realizzazione di una parcella dimostrativa che riproduce su piccola scala le prove sperimentali del progetto e rivolta ai visitatori. Le conclusioni e i saluti finali sono stati affidati a Gianluca Francese, responsabile di sede del CREA-OF.

 

Foto: Mario Salzano (CREA-OF)

 

 

 

 

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