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Olivo e olio

Quando l’olivo si fa in tre

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Produttività e sostenibilità della filiera olivicola passano anche attraverso la biodiversità.

Con il Progetto S.O.S. il gruppo di ricerca dell’Università di Sassari è impegnato nella caratterizzazione di tre varietà minori di olivo tradizionalmente coltivate in Sardegna. Si tratta di conoscere nel particolare queste varietà, facendo per ognuna una vera e propria carta d’identità per migliorare la produttività della filiera olivicola (resa in olive e in olio), garantendo la sostenibilità ambientale. Un patrimonio di biodiversità, studiato nei dettagli a livello di foglie, olive e oli ottenuti dalla spremitura e che sarà condotto sotto molteplici punti di vista: agronomico, biologico, chimico, fisico, genetico e termico.

Semidana, Corsicana o Sivigliana da olio, Sivigliana a duplice attitudine sono le tre varietà di olivo che saranno studiate dai ricercatori di S.O.S. Conoscere e identificare le loro caratteristiche specifiche avrà un alto valore scientifico e produttivo: l’individuazione dei principali geni che determinano i parametri qualitativi degli oli permetterà di selezionare le cultivar più interessanti da impiegare nei futuri programmi di incrocio. Mentre dal punto di vista produttivo, i risultati delle ricerche potranno supportare gli operatori nelle scelte agronomiche, sia per le operazioni di campo che per l’identificazione del periodo ottimale per la raccolta, al fine di migliorare l’estrazione dell’olio e il recupero economico dei sottoprodotti.

La Semidana con i suoi sinonimi ‘Olia de Riola’, ‘Olieddu Terzu’, ‘Terza’ e ‘Olivo terzo grande’ è diffusa prevalentemente nella zona dell’Oristanese e nel centro-sud della Sardegna. E’ una varietà dai frutti di media dimensione, matura tra novembre e dicembre, è molto produttiva, mantiene la produzione tutti gli anni (scarsa alternanza) e dà un olio di ottima qualità, soprattutto al gusto.

La ‘Corsicana da olio’ o ‘Sivigliana da olio‘, conosciuta anche con i sinonimi di ‘Corsicano’ e ‘Olivo corso’ e ‘Servigliane piccole’ è diffusa nel sassarese ed è usata spesso nei perimetri degli oliveti, quasi a segnare i confini delle proprietà per la sua vegetazione fitta, con funzioni di frangivento. Anche questa bella varietà che matura tardivamente, tra novembre e dicembre, ha un frutto di medie dimensioni, elevata produttività e produce un olio di buona qualità.

Ultima cultivar di questo speciale terzetto è la ‘Sivigliana a duplice attitudine‘ che appartiene al gruppo genetico della Majorca, della Tonda di Cagliari e della Nera di Gonnos e come la Corsicana è diffusa nel sassarese, spesso con piante sparse negli oliveti della cultivar Bosana. Ha un frutto di dimensioni grandi e fa parte della cultura olivicola sarda: presente negli oliveti tradizionali serve per l’impollinazione ed è la classica oliva che si può trovare sulle tavole dell’isola.

La ricerca è iniziata nel novembre 2016 e avrà una durata triennale.

Fonte: Dipartimento di Agraria, Università degli Studi di Sassari

Foto di copertina: cultivar Sivigliana a duplice attitudine
Foto interne: sx cultivar Semidiana, dx cultivar Corsicana da olio o Sivigliana da olio

 

SEMIDIANA          CORSICANA O SIVIGLIANA

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