Dal 1° luglio solo l’olio extravergine d’oliva ottenuto da coltivazioni nazionali potrà riportare in etichetta i simboli che richiamano l’italianità del prodotto. Lo ha stabilito il decreto 103/2016 del Ministero delle politiche agricole e già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 139 del 6 giugno 2016.
Il provvedimento è un’ulteriore tutela al Made in Italy perché un olio che riporta in etichetta la dicitura “Miscela di oli di oliva originari dell’Unione europea e non originari dell’Unione” non potrà più presentare sulla bottiglia o nel packaging tricolori, immagine tipiche italiane o qualsiasi elemento che richiami un’origine geografica diversa da quella riportata in etichetta. Questo per garantire la trasparenza e soprattutto non trarre in inganno il consumatore convinto di acquistare un olio di origine italiana.
II Decreto ha una grande importanza perché colpisce il cosiddetto “Iitalian sounding”, vale a dire l’utilizzo di denominazioni, riferimenti, immagini e segni che evocano l’Italia per promuovere la commercializzazione di prodotti che però non sono riconducibili al nostro Paese.
La norma si applica a tutti i marchi di olio registrati in Italia dopo il 31 dicembre 1998 o in Europa al 31 maggio 2002.
FONTE:MIPAAF