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Dal suolo al campo

Lo zampino di SOS-KIWI in una (bella!) storia di resilienza e innovazione nella kiwicoltura friulana

Pubblicato il: 11 Novembre 2025

A pochi chilometri da Latisana, in Friuli Venezia Giulia, Maria Stefanuto coltiva da alcuni anni circa 4 ettari di actinidia, conducendo con passione e determinazione un’azienda agricola familiare. La sua storia è segnata dalla “moria del kiwi”, una pericolosa sindrome che falcidia le piante e molto difficile da contrastare, al punto che molti frutticoltori abbandonano la coltivazione.

Maria, invece di arrendersi ha scelto di reagire, cercando soluzioni. La chiave della sua resilienza è stata l’apertura alla sperimentazione. Grazie alle prove  condotte in azienda con l’Università di Udine e  l’ERSA – Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale del Friuli Venezia Giulia, Maria ha potuto testare l’uso di portainnesti tolleranti, che affiancati da altre pratiche agronomiche le hanno permesso non solo di continuare a coltivare actinidia, ma anche di ottenere risultati concreti nella lotta contro la moria.

La produttrice guarda al futuro con fiducia ed è convinta che la ricerca sia fondamentale per il rilancio della kiwicoltura. E nel VIDEO, lancia un messaggio ai ricercatori del progetto SOS-KIWI che stanno studiando le cause della moria e come combatterla attraverso il ripristino della fertilità dei terreni e con l’aiuto di nuovi consorzi microbici.

Socia della cooperativa Frutta Friuli, che conta oltre 150 produttori, Maria rappresenta un esempio virtuoso di come anche una piccola azienda possa contribuire al progresso del settore, se guidata da competenza, tenacia e voglia di innovare.

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