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Dal suolo al campo

SOS-KIWI, un’arma in più contro la “moria del kiwi” grazie alla ricerca scientifica sostenuta da Ager

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Al via il progetto sostenuto dalle Fondazioni di origine bancaria per contrastare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici sulla coltura dell’actinidia, colpita da un’avversità che rischia di affossare la filiera italiana.

Mercoledì 27 settembre si terrà la prima riunione operativa di SOS KIWI – From SOil to Soil: origin and remediation to KIWIfruit Vine Decline Syndrome, un progetto di ricerca triennale con l’obiettivo di mettere a punto sistemi di lotta efficaci per contrastare la Kiwifruit Vine Decline Syndrome (KVDS) o “moria del kiwi”. Si tratta di una pericolosa malattia che da più di dieci anni sta creando grossi problemi, con impatti economici considerevoli. A rischio una produzione che conta circa 25.000 ettari a livello nazionale e fa dell’Italia il principale produttore europeo e il terzo su scala mondiale.

Il progetto è tra i vincitori del bando “Dal suolo al campo, promosso da Ager con lo scopo di migliorare l’adattamento delle colture al cambiamento climatico, i cui effetti sono tra le principali cause della diffusione della moria. SOS KIWI è stato selezionato tra 30 progetti candidati al finanziamento e si avvale di un sostegno di 800 mila euro.

Gli studi punteranno l’attenzione sui meccanismi alla base della KVDS, al fine di identificare i biomarcatori utili per la diagnosi e definire nuove strategie di controllo e prevenzione che facciano anche uso di comunità microbiche sintetiche.

SOS KIWI ha colto perfettamente gli aspetti salienti del bando – afferma Valentina Cairo,  project manager di Ager – grazie ad un team di ricercatori provenienti da enti distribuiti su tutto il territorio nazionale e con una forte interdisciplinarità, requisito fondamentale per individuare soluzioni concrete per rispondere ai problemi degli agricoltori italiani.  La presenza di ricercatori di alto profilo e riconosciuti tra i massimi esperti a livello internazionale rafforza ulteriormente il valore del progetto, accrescendo la possibilità di far finalmente luce sulle numerose zone d’ombra della moria”.

Capofila del progetto è l’Università di Udine, guidata dalla professoressa Marta Martini e responsabile scientifico delle ricerche. Completano il partenariato la Fondazione AGRION, l’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Università degli Studi di Torino e l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria.

Il tradizionale kick-off meeting si terrà a Reggio Calabria, a cui seguirà giovedì 28 settembre presso il Dipartimento di Agraria un convegno tecnico-scientifico a respiro nazionale, dove i ricercatori di SOS KIWI faranno il punto sulla diffusione della malattia e sulla gestione della difesa. Per l’occasione, Valentina Cairo illustrerà il nuovo progetto e l’impegno di Ager e delle Fondazioni aderenti a favore dell’agroalimentare italiano.

Il convegno sarà fruibile anche on line su piattaforma Teams events previa registrazione a questo link.

Scarica il programma.

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