La pandemia COVID-19 non ha fermato lo svolgimento della diciottesima edizione del Festival della Scienza di Genova, che si è riconfermato un punto di riferimento per la divulgazione della cultura scientifica a livello internazionale.
L’evento si è svolto come ogni anno nella città ligure dal 22 ottobre al 1° novembre 2020 ospitando circa 20 laboratori didattici e consentendo la partecipazione a distanza mediante webinar, conferenze in live streaming e visite virtuali dei principali istituti di ricerca italiani ed europei.
Il progetto VIOLIN (Valorizzazione dei prodotti Italiani derivanti dall’OLiva attraverso tecniche analitiche INnovative) sostenuto da AGER – Agroalimentare e Ricerca, è stato il grande protagonista del laboratorio interattivo intitolato “Liscio come l’olio? Quello che le etichette dell’olio d’oliva non dicono” organizzato dal gruppo di Chimica Analitica e Chemiometria del Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Genova, partner del progetto, in collaborazione con la Società Italiana di Spettroscopia NIR e Viavi Solutions.
Le onde sono state il grande filo conduttore di questa edizione del Festival e in perfetta rispondenza con questa tematica, la tecnica analitica presentata nel corso del laboratorio è stata proprio la Spettroscopia nel Vicino Infrarosso (NIRS). Mediante l’utilizzo di uno spettrofotometro miniaturizzato e di tecniche di analisi all’avanguardia, sono stati registrati, live insieme ai visitatori, segnali di differenti oli vegetali, acquisendo in questo modo l’impronta spettrale di campioni di olio apparentemente identici tra loro, al fine di verificarne la qualità e la corrispondenza con quanto dichiarato in etichetta. Accessibile a tutti e in totale sicurezza, il laboratorio “Liscio come l’Olio” ha rappresentato una splendida occasione di far conoscere ad un pubblico di più ampio respiro il lavoro svolto dai ricercatori di VIOLIN e di offrire un focus su una tecnica, quale la Spettroscopia NIR, ad oggi uno dei metodi sostenibili più promettenti per l’analisi di campioni di matrice alimentare.
Il laboratorio ha consentito, alle decine di visitatori che hanno preso parte all’iniziativa, di conoscere da vicino l’impegno dei ricercatori nella promozione di una cultura dell’olio italiano di qualità attraverso l’intera filiera olearia: dalla produzione al controllo del prodotto finito, sino alla sua commercializzazione. I partecipanti hanno avuto così l’opportunità di calarsi nel mondo della ricerca scientifica confrontandosi con le tecnologie più innovative attualmente impiegate per le analisi dell’olio d’oliva.