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Prodotti lattiero-caseari

Il sensore che allunga la vita

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Messo a punto uno strumento che migliora la shelf-life dei prodotti lattiero-caseari e rafforza la sicurezza alimentare, strizzando l’occhio alla sostenibilità. Vantaggi e ricadute di questa scoperta nell’intervista a Massimo Fedel, Istituto di Fotonica e Nanotecnologie  del Consiglio Nazionale delle Ricerche , e ricercatore  del progetto INNOVAMILK.

 

Dottor Fedel, il miglioramento della shelf-life dei prodotti agroalimentari confezionati è da sempre all’attenzione di produttori e consumatori. Come CNR avete sviluppato un filone di ricerca specifico per i prodotti lattiero-caseari. Con quali risultati?

I prodotti lattiero-caseari, al pari di altri alimenti, sono conservati in confezioni sigillate che devono mantenere inalterate nel tempo le caratteristiche organolettiche e di qualità possedute dal prodotto all’atto del confezionamento. Per garantire questa shelf-life occorre creare all’interno della confezione la cosiddetta “atmosfera protettiva”, che inibisce la crescita di batteri e muffe, con ossigeno e anidride carbonica a determinate concentrazioni. La grande necessità delle catene di confezionamento è di verificare che la concentrazione dei due gas all’interno di ogni confezione sia quella stabilita.  Quando tre anni fa iniziammo i nostri studi,  le tecniche disponibili prevedevano dei controlli a campione “distruttivi”, in quanto si prelevavano i due gas direttamente dalle confezioni, rendendo il prodotto non più commercializzabile. Con le nostre ricerche, abbiamo messo a punto una nuova strumentazione che supera il controllo a campione e permette di eseguire il monitoraggio dei gas in maniera semplice,  economica, ma soprattutto senza distruggere il prodotto.

Come funziona questa innovativa strumentazione?

Si tratta di un sensore che rileva il gas grazie alla spettroscopia laser e studiato in particolare per il settore lattiero-caseario. Il sensore è in grado di determinare con assoluta precisione le concentrazioni di ossigeno  e anidride carbonica all’interno delle confezioni ed è molto versatile in quanto adattabile a qualsiasi tipo di contenitore, di packaging, di tipologia di prodotto e anche della modalità con cui si immette ossigeno e anidride carbonica nella confezione. Tengo a precisare che la radiazione laser non è per niente pericolosa e non esiste nessuna interazione dannosa con qualsiasi tipo di contenitore normalmente utilizzato per i prodotti lattiero-caseari.

Quali sono i vantaggi per le catene di confezionamento?

Lo strumento è in grado di diagnosticare se nelle confezioni ci sono le concentrazioni di gas ottimali per la migliore shelf-file del prodotto, salvaguardando  l’integrità delle confezioni. Per questo, può essere utilizzato direttamente sulla linea di confezionamento, controllando un numero elevato di confezioni.  Un ulteriore vantaggio consiste nella possibilità di apportare in tempi rapidissimi gli opportuni correttivi,  garantendo il completo controllo di qualità sui prodotti.

Che beneficio ne traggono i cittadini-consumatori?

Con questa nuova sensoristica si garantisce  una maggior igiene e sicurezza dei prodotti, che mantengono inalterata la loro qualità e sicurezza alimentare fino alla data di scadenza. Accanto a questo, il miglioramento e l’ottimizzazione delle tecniche di confezionamento riducono l’uso dei conservanti, a favore di coloro che sono sensibili a questi temi. Inoltre, aumenta il livello di attenzione e rispetto nei confronti della sostenibilità, poiché si riducono gli sprechi di alimenti dovuti al deterioramento e gli scarti di produzione vengono diminuiti.

Per vedere il prototipo in funzione e per ulteriori informazioni a chi è possibile rivolgersi?

È possibile contattarmi direttamente scrivendo un’e-mail al mio indirizzo massimo.fedel@cnr.it

 

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Ulteriori approfondimenti sulle ricerche condotte dall’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie all’interno di INNOVAMILK sono disponibili sul canale YouTube di Ager ai seguenti link:

Studio di un nuovo sensore di gas non distruttivo e specifico per la conservazione in atmosfera modificata dei prodotti lattiero caseari” – Ing. Massimo Fedel 

Un nuovo sensore che migliora la conservazione dei prodotti lattiero caseari” – Ing. Massimo Fedel 

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