Green Deal, From Farm to Fork e sostenibilità: come affrontare il grande cambiamento in corso, fortificando gli anelli deboli della filiera lattiero-casearia e garantire il giusto reddito agli allevatori? Le indicazioni e i suggerimenti di Paolo Ajmone Marsan (Università Cattolica di Piacenza) e di Daniele Giaccone (Associazione Regionale Allevatori Piemonte), rispettivamente ricercatori dei progetti FARM INN e INNOVAMILK
La zootecnia italiana sta attraversando un grosso cambiamento favorito dalle politiche comunitarie e accompagnato dall’aumento della richiesta di prodotti a livello mondiale. Come sopravvivere e rafforzare un comparto cardine dell’agroalimentare del nostro Paese? A questa domanda rispondono Paolo Ajmone Marsan, docente e ricercatore universitario e Daniele Giaccone, responsabile di laboratorio analisi e di sistemi di qualità lattiero-caseari.
A parere dei due esperti, la sfida si può vincere puntando sulla zootecnia di precisione, un filone dove la ricerca italiana, grazie a tecnologie innovative, sta facendo passi da gigante.
Ma guai abbassare la guardia rispetto al benessere animale e proseguire convinti sulla strada che porta alla riduzione dell’impatto ambientale, dove la sostenibilità è vista come un’opportunità per salvaguardare il reddito degli allevatori e non più come un onere.
E anche le tecniche di alimentazione dovranno aggiornarsi, puntando su foraggi prodotti direttamente in azienda e diminuendo l’uso di farine e granelle, che potranno essere indirizzate all’alimentazione umana.
Senza dimenticare di alzare il livello di imprenditorialità dei già bravi allevatori, per continuare a garantire ai consumatori produzioni di qualità, come solo l’agroalimentare italiano è in grado di ottenere.
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