Francesca Fava, Fondazione Edmund Mach – Centro Ricerca e Innovazione
Uno degli obiettivi di SUSHIN è quello di validare l’utilizzo di proteine di origine non vegetale nella dieta delle specie ittiche allevate, in sostituzione di una parte della componente vegetale, mirando ad un miglioramento della performance di crescita e della salute del pesce e creando una valida alternativa per un mangime più sostenibile. Le proteine vegetali (VEG-MEAL) sono oggi largamente utilizzate nei mangimi per l’acquacoltura, in sostituzione delle proteine di pesce (FISH-MEAL).
È noto come l’impiego di mangimi ad elevato contenuto di proteine di origine vegetale possa implicare la comparsa di “effetti collaterali” nei pesci, peggiorando l’appetibilità e la digeribilità dell’alimento, nonché i parametri di crescita e potenzialmente la fisiologia intestinale del pesce allevato. Il consumo di mangimi con elevati contenuti proteico e lipidico vegetali è spesso peggiorativo della qualità nutrizionale del pesce allevato e talvolta associato a ridotto benessere generale dell’animale, in particolare ridotta reattività immunitaria, diminuita responsività alle infezioni, minore tolleranza allo stress.
In quest’ottica nel progetto SUSHIN (WP4 “Test in vivo in impianti pilota”)sono state progettate e saggiate diete contenenti proteine da sottoprodotti della lavorazione avicola e da insetti (Hermetia illucens) come sostituti delle proteine vegetali per le prime prove zootecniche su trota iridea (Oncorhynchus mykiss), realizzate presso l’impianto di acquacoltura della Fondazione Edmund Mach (FEM) ed ultimate a febbraio 2019. Il WP5 (“I pesci e le nuove diete”) si è concentrato sulla valutazione a livello molecolare, cellulare, tissutale e dell’animale in toto, e della risposta integrata alle diete sperimentali somministrate in WP4. In particolare, tale analisi viene realizzata mediante bilancio di massa ed efficienza di utilizzo dei nutrienti, parametri oressigenici ed anoressigenici (che quantificano rispettivamente l’induzione o lo spegnimento dell’appetito), parametri di stress e metabolici, parametri immunitari, parametri morfo-funzionali e analisi del microbiota intestinale.
Dalle prime analisi di espressione genica è emerso che le diete sperimentali inclusive di proteine avicole e di insetti non risultano indurre infiammazione e non si differenziano significativamente dalle diete di controllo VEG-MEAL, né da FISH-MEAL. Inoltre l’analisi del livello di endotossina batterica circolante, misurato quale indice della integrità intestinale, ha evidenziato che le diete contenenti gli ingredienti sperimentali sono equivalenti alle diete di controllo e non inducono aumentata permeabilità intestinale. Sono attualmente in corso i sequenziamenti del microbiota intestinale prelevato durante questa prima prova zootecnica mediante next generation sequencing, per evidenziare quale sia l’effetto dei nuovi mangimi sulla comunità batterica residente, che gioca un ruolo chiave in importanti processi fisiologici intestinali.