I claims nutrizionali e salutistici per valorizzare l’olio extravergine di oliva sono stati un punto di forza della ricerca di COMPETiTiVE. I risultati hanno messo in luce la scarsa conoscenza dei consumatori sulle informazioni che si possono riportare in etichetta, ma che è bene conoscere per acquistare con consapevolezza, senza essere imbrogliati.
Nuove abitudini di vita e modelli di spesa legati ad una crescente domanda di benessere stanno delineando trend di consumi in crescita per i prodotti salutistici. In molti casi gli alimenti non sono acquistati solamente per nutrirsi, ma con la piena consapevolezza del legame tra alimentazione e salute. Questa presa di coscienza stimola nel consumatore il bisogno di conoscerne la composizione, cercando garanzie sull’assenza di sostanze nocive e auspicando la presenza di nutrienti con azione benefica e “funzionale”. In definitiva, il consumatore cerca alimenti che contribuiscono a preservare o migliorare lo stato di salute, riducendo l’insorgenza di malattie .
Mangiami, faccio tanto bene (ma siamo sicuri?)
La tendenza ad esaltare le virtù salutistiche di un prodotto e la consapevolezza del valore attribuito dal consumatore a tali caratteristiche, hanno influenzato enormemente la comunicazione pubblicitaria, che negli ultimi trent’anni ha esaltato determinati effetti dei prodotti, chiamando in causa patologie e benefici in termini di prevenzione. Per le aziende agroalimentari la possibilità di individuare negli effetti salutistici degli alimenti un elemento di distintività, rappresenta un utile strumento di marketing per convincere il consumatore ad acquistare il proprio prodotto, percependolo migliore rispetto ad altri che non possono vantare simili effetti. Al fine di scongiurare casi di pubblicità ingannevole, basati su informazioni salutistiche prive di fondamento scientifico ma in grado di condizionare le scelte e le abitudini alimentari dei consumatori, il Parlamento Europeo ha approvato nel 2006 il Regolamento 1924 che chiarisce quali sono le indicazioni nutrizionali e sulla salute (CLAIMS) che costituiscono la carta di identità dei prodotti alimentari. Lo scopo è di proteggere la salute dei consumatori attraverso scelte consapevoli, frutto di un’informazione corretta e non ingannevole.
Senza sale…Fonte di benessere…A basso contenuto di zucchero… Ecco a cosa credere
Il Regolamento del Parlamento Europeo riconosce due tipi di claims:
- nutrizionali, con indicazioni che riguardano particolari proprietà nutrizionali benefiche dovute all’energia (valore calorico) che apporta/non apporta un alimento e/o alle sostanze nutritive o di altro tipo che l’alimento contiene/non contiene;
- salutistici, con indicazioni che riguardano l’esistenza di un rapporto tra un alimento o un suo componente e la salute, incluse le “indicazioni relative alla riduzione di un rischio di malattia” legate alla significativa riduzione di un fattore di rischio di sviluppo di una malattia umana.
Le indicazioni nutrizionali e sulla salute NON devono essere false, ambigue, fuorvianti, o dare adito a dubbi su altri alimenti. Inoltre, non devono incoraggiare il consumo eccessivo di un determinato alimento, non devono lanciare il messaggio che una dieta equilibrata e varia sia carente dal punto di vista nutritivo, non devono suscitare o sfruttare timori nel consumatore.
I claims devono quindi essere comprensibili per il consumatore e supportati da prove scientifiche in grado di dimostrare che la sostanza nutritiva ha effetto nutrizionale o benefico, che è presente in quantità significative per ottenere l’effetto dichiarato nel prodotto, che può avere l’effetto dichiarato consumando una quantità ragionevole di prodotto e che è presente in una forma utilizzabile dall’organismo.
Per chi volesse ulteriormente approfondire l’argomento, il Regolamento numero 432 della Commissione Europea del 16 maggio 2012 riporta un elenco di indicazioni sulla salute che si possono indicare in etichetta. Inoltre, il Regolamento ha istituito il registro europeo delle indicazioni nutrizionali e salutistiche sugli alimenti (EU Register of Nutrition and Health Claims) con tutte le indicazioni salutistiche autorizzate, le condizioni e le restrizioni d’uso, così come le indicazioni salutistiche non autorizzate e le ragioni per cui non sono applicabili.
Il nostro viaggio attraverso gli health claims prosegue con i seguenti approfondimenti:
QUANTO SONO SALUTISTI I CONSUMATORI?
HEALTH CLAIMS, COME TRASFORMARE UN LIMITE IN UN’OPPORTUNITA’