Produttori di mangimi, acquacoltori, associazioni ed enti interessati allo sviluppo di un’acquacoltura sostenibile potranno conoscere i risultati della ricerca per la messa a punto di nuovi mangimi alternativi ai convenzionali alimenti di origine marina e agricola, destinati ad alimentare le principali specie allevate in Italia (branzini, orate e trote).
L’ occasione la offre il progetto SUSHIN, che venerdì 23 marzo organizza a Teramo un incontro aperto a tutti gli interessati. A partire dalle ore 9.00 i ricercatori illustreranno l’impiego del Gambero rosso della Louisiana come ingrediente per i mangimi, analizzandone le caratteristiche nutrizionali e i vantaggi dovuti al suo impiego. Verranno poi presentati i risultati sul valore nutritivo di diverse farine ottenute dai sottoprodotti avicoli, le potenzialità e le criticità delle farine di insetti, le reali possibilità offerte dalle colture algali quale fonte nutritiva per i pesci allevati.
L’ iniziativa si terrà presso la Sala Convegni del Centro Internazionale per la Formazione e l’Informazione Veterinaria “F. Gramenzi” (in capo all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise) e situata in via G. Caporale a Colleatterrato Alto (Teramo).
SUSHIN nasce da una partnership che ha riunito fianco a fianco ricercatori con esperienza consolidata e multidisciplinare nel settore dell’acquacoltura. Oltre all’Università di Udine, che ha in capo la responsabilità scientifica del progetto, sono coinvolti l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” (IZSAM), l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), la Fondazione Edmund Mach di Trento (FEM), l’Università degli Studi di Firenze, l’Università Politecnica delle Marche e il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura-Zootecnia e Acquacoltura (CREA-ZA).
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