Lo scorso 17 maggio i partner del progetto VIOLIN – Valorizzazione dei prodotti Italiani ottenuti dalle olive attraverso tecniche analitiche innovative – si sono dati appuntamento a Riva del Garda in provincia di Trento per presentare e discutere i primi risultati ottenuti dalle ricerche e programmare le attività future. L’incontro si è tenuto all’interno del 42° Simposio Internazionale di Cromatografia Capillare, uno dei più importanti meeting scientifici internazionali relativi alle scienze separative, che ogni due anni dà appuntamento a Riva del Garda a scienziati provenienti da tutto il mondo.
Il progetto VIOLIN punta alla valorizzazione dell’olio extra vergine di oliva mediante analisi finalizzate alla qualificazione e diversificazione degli oli in funzione delle caratteristiche dei componenti, al fine di creare una “cultura dell’olio italiano di qualità”. Un aspetto determinante di questo primo anno di lavoro è stato il reperimento di campioni di olio opportunamente certificati. Grazie alle fruttuose collaborazioni che il progetto ha saputo creare con alcuni organismi di certificazione delle DOP italiane, autorizzati dal MIPAAF, con A.I.R.O. (Associazione Internazionale Ristoranti dell’Olio) e con il premio “Il Magnifico”, sono stati analizzati oltre duecento campioni di olio extra vergine di oliva italiano DOP e monovarietale e una selezione di oli provenienti da altri Paesi europei.
I risultati relativi al primo anno di attività confermano la validità delle metodiche che si stanno mettendo a punto. Tali risultati, già presentati a eventi scientifici internazionali, verranno anche divulgati attraverso il sito web dedicato al progetto, tra breve on line.
All’incontro di VIOLIN hanno partecipato i ricercatori degli undici partner di progetto. Accanto all’Università di Messina, guidata dal Prof. Luigi Mondello responsabile scientifico del progetto, erano rappresentate l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, l’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, l’Università degli Studi di Torino, la Fondazione Edmund Mach, l’Università degli Studi del Sannio, l’Università della Tuscia, l’Università degli Studi di Genova, l’Università Campus Bio-Medico di Roma, l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Università degli Studi di Verona.