Presso l’Associazione Scientifica Centro di Portici ONLUS, nella sede del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, si è tenuta la prima riunione operativa di COMPETiTiVE – Claims of Olive oil to iMProvE The markeT ValuE of the product. Il progetto è sostenuto da Ager con un contributo di 680.000 euro e si pone le finalità di migliorare la competitività dell’olio extravergine di oliva italiano, valorizzando le sue proprietà salutistiche e nutrizionali, trasferendo alla filiera le innovazioni tecnologiche frutto della ricerca e applicando nuove tecniche di marketing.
L’evento ha riunito i gruppi di ricerca provenienti da otto centri italiani: il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, capofila del progetto, l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, il Politecnico di Bari, il Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Valorizzazione degli Alimenti dell’Università di Firenze, le Università degli Studi di Milano, del Salento e di Torino e l’Istituto di Scienze dell’Alimentazione del C.N.R. di Avellino.
Durante l’incontro i ricercatori hanno presentato le linee di ricerca del progetto. Raffaele Sacchi, responsabile scientifico di COMPETiTiVE, ha illustrato come il progetto intende sviluppare nuove metodiche per l’identificazione e la quantificazione dei bio-fenoli e gli studi di shelf-life per assistere i frantoiani nell’etichettatura salutistica fino alle strategie di trasferimento delle best practices. Filomena Corbo, Nadia Mulinacci e Anna Arnoldi, ricercatrici in chimica degli alimenti, hanno evidenziato come i test in vitro verranno affiancati alle metodiche analitiche per saggiare gli effetti delle molecole ad azione salutistica. Le innovazioni tecnologiche di filiera, dal campo fino all’imbottigliamento, sono state illustrate da Maria Lisa Clodoveo, Giancarlo Cravotto, Alessandro Parenti e Riccardo Amirante. Infine Gianluigi Guido, Bernardo De Gennaro e Giovanni Cicia hanno presentato la comprensione dei meccanismi con cui i consumatori approcciano alle informazioni salutistiche, la disponibilità a pagare, il linguaggio dei claims, gli strumenti di studio legati alle neuro-scienze e le implicazioni di marketing.
La giornata si è conclusa con la visita al laboratorio del Centro di Portici, dove si svolgeranno le aste sperimentali mirate a definire le future strategie di marketing che il settore olivicolo-oleario italiano potrà attuare per innalzare il livello di competitività nel panorama internazionale e non soccombere alla guerra dei prezzi che affligge il mercato italiano.