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Effetti delle nuove diete sulla pigmentazione di orata: una nuova pubblicazione dal progetto SUSHIN

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La presenza di una colorazione gialla in corrispondenza dell’opercolo e della mascherina frontale di orata viene di norma associata ad una migliore qualità del prodotto ittico allevato. Quali possono essere gli effetti di ingredienti convenzionali, come le farine vegetali, o innovativi, come quelli studiati dal progetto SUSHIN, che mirano a sostituire le proteine della farina di pesce, sulla pigmentazione dei pesci?

Una nuova pubblicazione di Domitilla Pulcini, Fabrizio Capoccioni, Simone Franceschini, Marco Martinoli ed Emilio Tibaldi su Animals (IF 2.323) – “Skin Pigmentation in Gilthead Seabream (Sparus aurata L.) Fed Conventional and Novel Protein Sources in Diets Deprived of Fish Meal”, illustra i risultati sperimentali di SUSHIN, trovando differenze significative a seconda della dieta con cui i pesci sono stati allevati.

Nello studio si è indagata la relazione tra la concentrazione di carotenoidi nella dieta e la pigmentazione gialla della livrea di orata. I pesci alimentati con dieta a base di microalghe hanno mostrato una colorazione gialla più evidente in corrispondenza di opercolo e mascherina frontale. Al contrario, la dieta meno pigmentante è risultata quella a base di scarti di macellazione avicola. Le farine di insetto, in virtù del loro contenuto in carotenoidi, hanno avuto un effetto intermedio. Valori elevati della pigmentazione gialla sono associati alla dieta vegetale di controllo, a quella con mix di microalghe, ma anche a quella a base di gambero rosso della Lousiana, un ingrediente indagato nel progetto in virtù della continua espansione di questa specie invasiva e del suo possibile smaltimento attraverso il riutilizzo come fonte di proteine, acidi grassi e carotenoidi.

L’articolo è accessibile direttamente a questo link dell’editore.

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