Parte l’iniziativa che accomuna i progetti di ricerca sostenuti da AGER e dalla Regione Umbria con l’obiettivo di favorire lo scambio delle migliori esperienze e pratiche, mettendole a disposizione delle filiere agroalimentari umbre.
Martedì 20 febbraio, dalle ore 9.30 alle ore 13 nella Sala delle Colonne di Palazzo Graziani, si terrà il primo di tre seminari organizzati da Fondazione Perugia per promuovere l’innovazione nel settore agricolo e agroalimentare. Il tema dell’incontro è la filiera vitivinicola.
L’iniziativa, in collaborazione con AGER-AGroalimentare E Ricerca, di cui Fondazione Perugia fa parte, e la società in house della Regione Umbria, 3A- Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria, mira a creare uno scambio di conoscenze ed esperienze utili al territorio regionale, nonché stimolare la collaborazione tra gli attori che hanno partecipato ad alcuni progetti multipartner sostenuti a livello nazionale da AGER o finanziati dalla Regione Umbria con la Misura 16 del PSR 2014/2020.
Questo primo seminario tratterà la filiera vitivinicola affrontando in particolare tematiche legate all’utilità di un database viticolo, alla valorizzazione di varietà locali e alle tecnologie per il riutilizzo e valorizzazione dei sottoprodotti della vinificazione. Il comparto vitivinicolo della Regione Umbria, anche a seguito della costituzione del Distretto del cibo, intende investire nella contaminazione con esperienze provenienti da tutta Italia e nello scambio delle migliori pratiche a disposizione.
A moderare il dibattito sarà il giornalista Maurizio Pescari, esperto di agroalimentare. Dopo i saluti istituzionali di Nicola Bastioni, Vicepresidente di Fondazione Perugia, Valentina Cairo, Project Manager AGER e Marcello Serafini – Amministratore Unico 3A-PTA, verranno presentati i risultati dei singoli progetti.
Sul sito di Fondazione Perugia sono disponibili il programma e il form per iscriversi al seminario e partecipare in presenza.
L’evento è accreditato dalla Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Forestali e dal Collegio dei Periti agrari e Periti agrari laureati dell’Umbria, con riconoscimento dei crediti formativi per chi partecipa.
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