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Olivo e olio

VIOLIN: la ricerca entra nel vivo

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Prima riunione operativa per i partner di VIOLIN – Valorization of Italian OLive products through INnovative analytical tools, il progetto di ricerca sostenuto da Ager con un milione di euro, che punta a valorizzare l’olio extra vergine di oliva, i sottoprodotti della lavorazione e la creazione di una cultura dell’olio italiano di qualità. Nel corso dell’incontro, che si è tenuto lo scorso 7 giugno al polo Annunziata del Dipartimento CHIBIOFARAM dell’Università di Messina, si è fatto il punto sulle prime fasi della ricerca, iniziata ufficialmente il 15 marzo.

Una prima e fondamentale fase preliminare è stata dedicata al campionamento degli oli, con un’accurata selezione che ha coinvolto i produttori di numerose regioni d’Italia, tra cui Toscana e Sicilia, passando per Umbria e Calabria. In questa fase iniziale si è attivata una collaborazione anche con l’A.I.R.O. (Associazione Internazionale Ristoratori dell’Olio),che ha fornito supporto per l’individuazione e la raccolta dei campioni. Nei prossimi tre anni verranno quindi sviluppate otto linee di ricerca che si occuperanno di analisi biologica molecolare e dello studio di tipicità e purezza dell’olio, finalizzando le ricerche al trasferimento tecnologico di dati e risultati acquisiti con il progetto.

L’incontro è stato coordinato dal prof. Luigi Mondello dell’Università di Messina, responsabile scientifico del progetto e ha visto la partecipazione di Valentina Cairo, project manager di Ager. «Ager è un progetto sostenuto da un gruppo di Fondazioni di origine bancaria – ha spiegato Valentina Cairo – che punta a rafforzare, attraverso la ricerca scientifica, l’agroalimentare italiano. Il nostro obiettivo è sostenere alcuni settori chiave della cultura agricola e dell’economia italiana e certamente l’olivicoltura è uno di questi. I ricercatori di Violin – ha precisato Cairo – analizzeranno e valuteranno, grazie alle loro multidisciplinari competenze, le caratteristiche qualitative delle produzioni olivicole a denominazione di origine protetta, valorizzando ulteriormente queste eccellenze del nostro grande patrimonio agroalimentare».

A questo link (al minuto 26’21”) sono disponibili le interviste realizzate a Luigi Modello e a Valentina Cairo in occasione del meeting.

Foto: Università degli Studi di Messina

 

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